La nostra storia

Inizia con il naso appiccicato alle vetrine di Via Niccolini a Milano la storia di NRB… una compagnia di harleysti che è esplosa all’attenzione dei media in questa calda estate 2015.

Là davanti alle scintillanti Harley Davidson della storica concessionaria milanese finivano quasi sempre le serate di un pugno di ragazzi, meta obbligata prima di tornare a Novara. Sotto i faretti non scintillavano moto, ma sogni.

Arriva la prima Harley, poi la successiva, i ragazzi crescono, si perdono e si ritrovano.

Non sono più ragazzi, ragionano diversamente, imprenditori di se stessi non si accontentano più del giretto in moto… e scoprono un altro mondo: quello dei bikers un mondo parallelo, fatto di regole non scritte ma incise nel marmo di un codice imprescindibile: in cui la tua giacca di pelle, il tuo gilet parlano per te e vieni riconosciuto a seconda di dove hai collocato un nome, uno stemma o un numero. Un mondo che nell’immaginario collettivo forse evoca immagini dure, qualche volte anche violente… ma quella che stiamo raccontando è tutta un’altra storia.

Perché se è vero che l’anima del bikers viene dipinta a tinte cupe quella degli N Revolution Bikers attinge a tutt’altra tavolozza di colori, quelli solari e luminosi della solidarietà.

Questo l’obbiettivo quando decisero di partire per questa avventura. All’inizio erano in quattro, iniziarono a studiare, chiedere e a conoscere la gente della strada, passando da raduno a raduno compresi quelli internazionali. Fino a che venne il tempo del riconoscimento ufficiale da parte degli Hurricanes MC Italy. Un passaggio fondamentale che ha permesso al gruppo, che nel frattempo era cresciuto in esperienza e numero, di vestire una propria immagine, una pacht identificativa e cominciare così la vera avventura nel mondo bikers.

Ma quella che si era costituita non era solo una compagnia di amici, era una nuova famiglia, quella degli N Revolution Bikers, composta da Luigi, Cecco, Domenico, M20, Mak, Alberto, Renè, e Giovertigo i nick con i quali si riconoscono e si parlano, spogliandosi, per quel particolare istante, della propria identità e vita quotidiana.

“Volevamo fare qualcosa per i bambini meno fortunati – spiega Giovertigo a nome di tutto il gruppo – Decidemmo così di autotassarci e fondare un associazione dilettantistica sportiva e registrare il nostro stemma – il nostro orgoglio, come lo chiamiamo noi – iniziando così a organizzare piccoli eventi per raccogliere fondi da destinare ad associazioni, bambini in difficoltà”

Chi si accorse subito di questa associazione sportivo-benefica decisamente atipica, fu un birrificio locale, Hordeum, che ha subito sposato il progetto dedicando loro una birra: parte del ricavato dalla vendita della NRB Beer Collection  viene automaticamente devoluto in beneficienza.

“Che effetto! – continua Giovertigo – I bar e i ristoranti di Novara e provincia incominciavano a vendere la nostra birra e improvvisamente anche chi non sapeva chi fossimo era a conoscenza del nostro progetto benefico. Bellissimo! Ed è stato tutto facile perché ci credevamo, perché sapevamo che era una cosa bella, giusta”.

“Ci siamo resi conto che il rumore delle nostre moto – credetemi ne fanno davvero tanto – era un rumore positivo che ad ogni raduno, ad ogni run, riusciva ad alimentare i sogni di molti bambini. E’ nata così l’idea di raggiungere a Mortara i ragazzi diversamente abili della Fondazione “Dopo di Noi” con un bellissimo seguito di friends: 60 Harley e la partecipazione, per la prima volta, degli Hurricanes MC.

“Lì abbiamo capito che era nato qualcosa di bello: divertirsi facendo del  bene. E al di là della donazione, il sorriso con cui quei ragazzi ci hanno accolto all’arrivo a Mortara, è qualcosa che ognuno di noi porterà per sempre negli occhi e nel cuore”.

“Ad ogni evento non solo si registravano presenze sempre più importanti, ma aumentava il numero delle aziende, degli imprenditori che si avvicinava a noi per darci una mano, per dare una mano alle associazioni e ai bambini che di volta in volta sceglievamo di aiutare in una gara di solidarietà senza sosta. Li citiamo tutti e li ringraziamo dalle pagine del nostro sito www.nrbfriends.it”.

Dopo Mortara c’è un altro incontro destinato a cambiare la storia degli NRB. E’quello con Casa Alessia, con Giovanni Mairati. La “Serata per Casa Alessia” registra numeri ancora più importanti: quasi un centinaio le Harley e 700 persone a seguire il concerto organizzato allo 049… Ma quello che scatta tra Giovertigo e il fondatore della Casa dei Girasoli è qualcosa che nessuno poteva immaginare e soprattutto nessuno è più in grado di fermare.

Li abbiamo visti insieme a Garbagna per il primo motoraduno organizzato da NRB in collaborazione con Mauro, Giuseppe e i volontari della Pro Garbagna.

“Numeri da capogiro – raccontano ancora – con i gruppi degli amici Tony e Nic: più di duecento Harley, oltre mille persone a visitare il raduno e gli stand e soprattutto oltre quattromila euro donati all’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici”.

E saranno insieme ancora per molte e molte occasioni, condividendo un progetto ambizioso, ma splendido.

 “Il nostro sogno – continua Giovertigo – oltre a quello di sostenere queste associazioni, la loro attività con i bambini, è quello di stimolare la collaborazione anche tra le associazioni stesse: creare un grande network della solidarietà. Ottimizzare le risorse, promuovere la sussidiarietà: in questo particolare momento storico è necessaria prendere consapevolezza che ognuno di noi nel suo piccolo può fare molto. Casa Alessia è una realtà ormai conosciuta e accreditata non solo a Novara, ma nel mondo. Noi siamo solo una compagnia di 8 amici. Ma mi piace dirlo: facciamo molto rumore, quello inconfondibile del motore delle HD, ma anche quello altrettanto armonico e prezioso con il quale vogliamo aiutare la solidarietà a farsi sentire”.

Il gilè in pelle nera da un lato, la polo giallo sole dall’altro; il teschio degli NRB e il girasole di Casa Alessia,  eppure tante cose da dire da fare insieme.

Quella che sta nascendo è una storia nuova, che sarà bello vivere e raccontare.

Magda Rosso, “N Revolution Bikers: Harleysti per il sorriso di un bimbo” © 2015 magpoint.it